Il neonato alla nascita avvia il suo sistema respiratorio attraverso le fosse nasali. I recettori neurali delle fosse nasali inviano ai rispettivi centri vitali, informazioni circa la purezza, l’umidità, la pressione dell’aria inspirata. Se le condizioni dell’aria inspirata sono compromesse entro certi limiti, si crea una funzione fisiologica e di conseguenza uno sviluppo normale dell’ampiezza del movimento toracico, lo sviluppo tridimensionale delle fosse nasali, le dimensioni dei seni mascellari. Viceversa la presenza di catarro nelle alte vie respiratorie, fatto molto frequente causato dalle eccessive cure offerte dalla società moderna, porta automaticamente il neonato a respirare con la bocca come misura di difesa.
In conseguenza di ciò non vengono stimolate le terminazioni neurali delle fosse nasali.
L’aria raggiunge i polmoni per una via meccanicamente più corta e ciò comporta la mancanza di sviluppo delle fosse neurali e dei suoi annessi e un’insufficiente capacità respiratoria.
Superata la fase della malattia respiratoria, può succedere che il bambino recuperi spontaneamente la respirazione nasale o acquisisca definitivamente una respirazione boccale.
Le funzioni neurovegetative (respirazione, deglutizione, fonazione, suzione) sono ognuna la conseguenza dell’altra e sono tutte importanti.
Sicuramente la respirazione è una delle più importanti relazioni dell’uomo con l’ambiente.
Nel caso del respiratore orale notturno o nella peggiore delle ipotesi anche diurno, accadrà che funzionalmente per respirare con la bocca, la lingua non va sullo spot palatino ma andrà sicuramente o tra i denti o su quelli inferiori frontali.
Se provate a respirare con la bocca, mettendo la lingua sul palato, vi sarà difficile farlo.
Non dimentichiamoci che il corpo è una macchina intelligente che funziona a risparmio: per respirare con la bocca e per fare meno fatica, la lingua inconsciamente si abbassa.
Il sistema stomatognatico (ovvero la nostra bocca) esegue una serie di funzioni come:
- comunicare
- Masticare
- Deglutire
- Digerire
- Respirare.
Contribuendo all’estetica, alla postura e al benessere della persona.
Perciò è importante recuperare ed ottimizzare questa funzione in modo da avere importanti benefici.
La respirazione che avviene in modo orale (che non è quello naturale) è una scorciatoia per la sopravvivenza che comporta una serie di adattamenti invalidanti del corpo.
Modalità di respirazione e postura del corpo sono interdipendenti.
Infatti nel respiratore orale vediamo:
- testa in posizione avanzata
- rettificazione del rachide cervicale
- entrambe le spalle in avanti
- rotazione della lordosi lombare
Per respirare con la bocca, deve tenere la lingua verso il basso, in questo modo viene meno la stimolazione dell’espansione del palato che blocca lo sviluppo dei seni paranasali e delle narici.
Le narici del respiratore orale presentano la “patologia per mancanza di uso”: strette, con la mucosa ispessita che blocca la comunicazione tra i seni e comparsa frequente di riniti, sinusiti.
Le labbra sono ipotetiche, il sigillo labiale non funziona, esse sono permanentemente aperte, l’armonia funzionale viene meno, la pressione della lingua non è compensata e sarà invitata tra i denti nel creare una deglutizione disfunzionale.
La lingua del respiratore orale non può sentire il gusto di quasi nulla perché le papille gustative sono piene di placca e sono ipertrofiche.
È necessario diagnosticare e trattare queste disfunzioni in modo da riequilibrare le funzioni neurovegetative e provocare una reazione a catena correttiva.
L’armonia nelle arcate dentali sarà il riflesso della corretta funzione che si manifesta nella giusta occlusione.