L’alitosi è sicuramente un problema molto sentito da chi, ahimè, ne soffre.
Tra i motivi principali: un alito pesante ci rende meno amabili e socialmente meno accettati.
Prima di conoscere insieme il nemico 🙂 è doveroso fare una premessa.
Nella stragrande maggioranza dei casi di alitosi, il responsabile numero 1 è la presenza di VSC (componenti solforosi volatili) ovvero dei gas prodotti dai batteri presenti nella nostra bocca.
Dunque se faccio tutto quanto è in mio potere per contrastare l’accumulo di batteri, sto facendo di tutto per contrastare anche la produzione di VSC!
Ah, ricordiamoci anche che la saliva gioca un ruolo molto importante nell’alitosi, lo vedremo più avanti.
Ma veniamo alle due macro categorie di alitosi: quella reale e quella psicosomatica.
Si parla di alitosi psicosomatica quando il paziente riferisce di sentire cattivo odore ma il clinico non riscontra aspetti oggettivi che lo confermino. Nei casi più gravi (alitofobia) il paziente ha paura di avere alitosi e ha paura che gli venga fatto notare.
Per quanto riguarda l’alitosi reale, invece, possiamo distinguerla in fisiologica (solitamente transitoria) e patologica.
Si tratterà di alitosi fisiologica la mattina appena svegli poiché durante la notte abbiamo un ridotto flusso salivare. Oppure in caso di raffreddore che ci costringerà a respirare con la bocca, che si secca. (ricordi la premessa?!)
Altro responsabile di un alito non proprio amabile è il fumo, che in aggiunta al suo tipico odore causa un abbassamento della produzione salivare. Idem per l’alcol, quindi immaginiamo una serata dove i due sono abbinati… 💣
In ultimo, cibi ricchi di composti solforati (es. aglio, cipolla, porro, scalogno) contribuiranno ad un alito non proprio fresco per qualche ora.
Per l’alitosi patologica (non transitoria) è necessario diagnosticarne le cause, che possono essere cause orali o cause extra orali.
E non è raro che si possano sovrapporre più cause.
E allora come procediamo? Per gradi, come in tutte le questioni complesse.
Sicuramente a livello della bocca possiamo fare moltissimo!
Per prima cosa rivolgerci a dentista/igienista di fiducia per una valutazione del cavo orale in modo da agire, eventualmente, sulle cause orali dell’alitosi: scarsa igiene orale domiciliare (residui di cibo incastrati tra i denti vanno incontro a putrefazione), infezioni gengivali e tasche parodontali (parodontite), perimplantite, ascessi dentali. Altri fattori che contribuiranno all’alitosi sono la patina di biofilm sulla lingua, candidosi orale, iposalivazione da farmaci e radioterapia nell’area collo testa. Molta attenzione si richiede in caso di apparecchi ortodontici o protesi incongruenti (si fermeranno meglio residui di cibo, sarà più difficile pulire = proliferazione batterica).
Quindi jolly da giocare in questa partita contro l’alitosi saranno 1) potenziare al massimo le manovre di igiene orale a casa (secondo la nostra esperienza sono davvero poche le persone che sanno come e con quali strumenti/prodotti pulirsi bene!) 2) bere molta acqua.
Una volta escluse o risolte le cause orali dell’alitosi vanno affrontate le cause extra orali, qualora ce ne fossero, con lo specialista di riferimento.
Queste cause che non riguardano direttamente la bocca sono principalmente di natura gastrointestinale: reflusso gastroesofageo (spesso non diagnosticato), infezioni da Helycobacter Pilorii, problemi al fegato, carcinoma gastrico, farmaci e droghe.
Anche problemi all’apparato respiratorio come sinusiti, faringiti e polmoniti possono causare odore sgradevole del respiro.
Infine è bene sapere che il diabete non controllato provoca all’alito un tipico odore di mela marcia, e che il paziente diabetico più facilmente soffrirà di parodontite quindi può esserci sovrapposizione di più cause.
I NOSTRI CONSIGLI PER ALITOSI FISIOLOGICA:
- pulire anche la lingua con l’apposito strumento (tempo 20 secondi)
- Igiene orale professionale regolare + igiene domiciliare accurata e completa
- Oil pulling (pratica ayurvedica di cui parleremo molto presto!)
- Stimolare il flusso salivare bevendo molto
I NOSTRI CONSIGLI PER ALITOSI PATOLOGICA:
- intervenire sulle cause con l’aiuto di uno o più professionisti di riferimento
- in caso di parodontite sottoporsi regolarmente a sedute di igiene professionale (terapia parodontale non chirurgica) e seguire le indicazioni fornite in Studio: filo interdentale, scovolino, clorexidina per abbassare la carica batterica anche chimicamente
- in caso di iposalivazione o secchezza delle fauci, oltre a bere molto saranno un valido aiuto collutori contenenti lattoferrina e acido ialuronico per idratare le mucose
COSA FARE IN CASO DI ALITOSI PSICOSOMATICA:
È utile potenziare al massimo le normali procedure di igiene domiciliare senza dimenticare strumenti interdentali e pulizia della lingua.
Sapere di fare tutto ciò che è in nostro potere, ci tranquillizzerà.
Per sentirsi freschi e sicuri di se stessi sono d’aiuto prodotti come caramelle alla menta (senza zucchero!!!) o spray da borsetta.
In caso di alitofobia può essere di grande aiuto un percorso psicologico di accompagnamento.