Solo con dei trattamenti in studio si possono avere i denti bianchi?
Sì, per sbiancare i denti è necessario rivolgersi ad un professionista che valuta il cavo orale per poter poi effettuare uno sbancamento a base di perossido di idrogeno o carbammide, su misura per il paziente.
Quanto dura una protesi fissa?
La durata di una protesi correttamente eseguita è quasi sempre legata alla sopravvivenza dei pilastri che la sostengono, siano essi denti naturali o impianti, alla resistenza strutturale dei materiali utilizzati e al mantenimento igienico domiciliare associato a periodiche visite di controllo.
Come faccio a ricordarmi dei controlli periodici?
Ci pensiamo noi! La nostra segreteria si occuperà di avvisare tramite telefonata o sms WhatsApp quando sarà ora del controllo periodico stabilito insieme all’odontoiatra o all’igienista, così da evitare di dimenticarsi un appuntamento così importante per la prevenzione. Oltretutto, per i nostri pazienti i controlli periodici sono gratuiti!
Ogni quanto è necessario fare la seduta di igiene a studio?
Non c’è un tempo uguale per tutti. In media la seduta di igiene professionale è raccomandata ogni 6 mesi, ma in alcuni casi anche un anno, in altri invece anche ogni 2/3 mesi. Dipende dallo stato di salute del cavo orale dello specifico paziente e dalla sua collaborazione e costanza nell’igiene domiciliare.
Per sbiancare i denti è meglio collutorio o dentifricio?
Per sbiancare è necessario fare lo sbancamento professionale.
Per mantenerli bianchi nel tempo, aiuta un dentifricio whitening (di qualità) alternato ad uno remineralizzante. Il collutorio aiuta se contiene pirofosfati ma è l’azione meccanica dello spazzolamento che disgrega il biofilm responsabile di macchie e tartaro.
Quali comportamenti posso adottare per migliorare la sensibilità diffusa ai denti?
La prima cosa da fare è capirne la causa, con una visita specialistica.
Inoltre è importante evitare di bere bibite gassate o acide e di mangiare cibi acidi.
Per l’igiene domiciliare è indispensabile utilizzare dentifrici e collettori specifici e perfezionare lo spazzolamento.
Per evitare situazioni di questo genere, è molto importante il controllo periodico di prevenzione.
È sempre necessario estrarre i denti del giudizio?
No, sarà l’odontoiatra a valutare ciascun caso specifico tramite visita e radiografie.
E’ indispensabile usare il filo interdentale?
Essendo un mezzo per rimuovere la placca fra un dente e l’atro il filo interdentale è fondamentale. In alcuni casi, l’igienista indica delle alternative come forcella o scovolino.
ALITOSI: A cosa è dovuta?
L’alitosi cioè l’alito cattivo può essere dovuto per esempio a: disturbi gengivali, carie, disidratazione, disturbi digestivi causati da una cattiva alimentazione, consumo di alcolici, fumo ed alcune malattie sistemiche. Svegliarsi la mattina con l’alito cattivo è dovuto soprattutto alla disidratazione, perchè durante il sonno il metabolismo rallenta, il flusso di saliva diminuisce quindi gli acidi e altri residui subiscono un processo di putrefazione. Per questo prima di coricarsi è molto importante lavarsi con cura i denti e usare il filo interdentale.
ALITOSI : L’alitosi è una conseguenza dalla malattia parodontale?
I batteri presenti nel cavo orale ed in modo preminente nelle tasche parodontali causano alito maleodorante che è tra i primi sintomi avvertiti dal paziente parodontopatico.
Cosa causa il sanguinamento delle gengive?
Il sanguinamento gengivale è la prima manifestazione di infiammazione causata dell’accumulo di placca batterica.
Che cos’è il granuloma?
Il granuloma è una reazione infiammatoria che l’organismo mette in atto per contrastare le tossine che i batteri producono. E’ detto granuloma apicale quello che si presenta all’apice della radice di un dente. Il granuloma può sfociare in ascesso.
Cos’è il parodonto?
Il parodonto è costituito da tutti i tessuti che circondano il dente e che lo tengono attaccato al tessuto osseo. Quindi:gengiva, legamento parodontale, cemento radicolare ed osso alveolare.
Con quali mezzi il dentista può diagnosticare la parodontite?
Un’accurata anamnesi è il mezzo primario per identificare un probabile paziente parodontopatico. Oltre a ciò le radiografie ed alcuni esami specifici di laboratorio coadiuveranno lo specialista al momento della visita. L’esame nella bocca del paziente verrà eseguito con una sonda parodontale che rileverà e la presenza di eventuali tasche parodontali e quindi la parodontopatia.
Che cos’è la tasca parodontale?
E’ uno spazio che si forma fra dente, osso e gengiva in cui tartaro e placca batterica si depositano aggravando il consequenziale riassorbimento osseo.
Come si può riconoscere la parodontite?
La malattia parodontale è silente o asintomatica.Il paziente può tuttavia, essendo attento ad alcuni “segnali”, accorgersi del suo insorgere: sanguinamento allo spazzolamento, alitosi, regressioni gengivali che espongono i colletti dei denti, flogosi gengivale, ipersensibilità dentale, mobilità dei denti.
C’è relazione fra cardiopatia e parodontite?
Essendo la parodontite un’infezione batterica, e potendo i batteri entrare nel circolo ematico ,possono aggravare determinate cardiopatie come le malattie coronariche e le endocarditi infettive.
Il paziente diabetico è più esposto alla malattia parodontale?
Si, in quanto il diabete compromette le capacità di difesa dei tessuti. Per esempio il diabete mellito è uno dei maggiori fattori di rischio per l’insorgere della parodontite.
Come posso fare a stabilizzare la mia dentiera?
Spesso i pazienti portatori di protesi mobili totali sono costretti ad utilizzare la pasta adesiva per far si che la loro dentiera stia ferma. Il problema maggiore è che l’ effetto della pasta adesiva dura solo qualche ora e non tutto il giorno, quindi nell’arco di una giornata i pazienti sono obbligati ad impiegarla più volte ed è per questo che la maggior parte di loro deve viaggiare portandosi dietro i vari tubetti di creme adesive. Fortunatamente oggi gran parte degli utilizzatori di pasta adesiva possono risolvere questo problema grazie agli impianti.
Che cos’è l’implantologia orale ?
È la branca dell’odontoiatria si occupa della riabilitazione protesica tramite radici artificiali in titanio, che possono sostenere denti singoli, ponti a più elementi dentari o protesi complete per intere arcate dentali.
E’ doloroso sottoporsi ad un intervento di implantologia?
Durante l’intervento il paziente è sottoposto ad anestesia, di conseguenza non avverte alcun tipo di dolore. Nelle ore successive potrà ovviare all’eventuale dolore con un comune analgesico.
Qual è la durata di un impianto?
Premettendo che il paziente che si è sottoposto ad un intervento d’implantologia orale dovrà essere particolarmente attento alla sua igiene orale domiciliare e professionale e che non dovrà esimersi dai periodici controlli del dentista, l’impianto potrà durare per decenni.
L’età avanzata può essere una controindicazione per l’applicazione di impianti?
Di per sé no, anche se è necessario valutare caso per caso, soprattutto in riferimento a possibili malattie croniche che invece possono rappresentarlo. L’odontoiatra è in grado di valutare l’idoneità di un paziente anche con una semplice anamnesi.
Molti italiani per curarsi i denti vanno all'estero nei paese più poveri per risparmiare, si risparmia davvero?
In tutti i paesi poveri i prezzi sono più bassi rispetto ai paesi più evoluti come ad esempio l’Italia, la Germania, la Francia ecc. sono più bassi gli stipendi, le tasse, è più basso il costo della vita in genere. Inevitabilmente essendo poche le risorse economiche che arrivano da quegli stati grazie alle tasse anche le istituzioni pubbliche come le università ne risentono e quindi i laureati che usciranno saranno inevitabilmente meno preparati rispetto ai loro colleghi che hanno studiato nei paesi economicamente più avanzati. La stessa cosa accade per le istituzioni pubbliche che fanno i controlli (ASL, Comuni ecc.) mentre ad esempio per aprire e per mantenere aperto uno studio dentistico in Italia occorre rispettare giustamente numerose e rigide regole, nei paesi depressi i controlli quando ci sono, sono molto meno rigidi. Altro fattore di non poco conto è la lingua e la distanza perchè in caso di problema se telefonate e a rispondere non vi è un interprete nessuno vi capirà, poi occorre fare migliaia di km per fare una semplice visita e altri migliaia di km per le cure. Si, forse all’estero si risparmia, ma ne vale veramente la pena? E poi come fate a sapere se i medici esteri sono davvero laureati? In Italia per sapere se un dentista Italiano è laureato basta telefonare all’ordine dei medici provinciale.
Quanto dura un intervento di implantologia?
I tempi di intervento sono attualmente ridotti a circa 45 minuti per impianto, cosa molto gradita ai pazienti i quali giungono con una serie infinita di pregiudizi, a volte instillati da amici che hanno subito interventi dolorosissimi durati ore.
Mi hanno estratto un dente, adesso devo decidere se farmi un ponte o un impianto, voi cosa mi consigliate?
Non ci sono dubbi che se ha osso in quantità sufficiente l’impianto ha molti più vantaggi rispetto al ponte.