Scoprire il sorriso come strumento per recuperare lucidità e tranquillità significa metterci nelle condizioni migliori per risolvere i nostri problemi.
Secondo il ricercatore Ron Gutman della Stanford University, sorridere crea una stimolazione cerebrale pari al provare forti emozioni, come quando si riceve una bellissima notizia o si mangia del cioccolato.
Ancora prima, Charles Darwin con la sua Teoria dei Feedback Facciali, aveva definito il sorriso così: “Il Sorriso non è soltanto il risultato di un’emozione positiva, ma può esserne anche la Causa”.
In effetti prova a pensare, come ti senti dopo aver sorriso? Meglio o peggio di prima?
Recenti studi basati sulla risonanza magnetica provano che quando sorridiamo attiviamo i centri nervosi della ricompensa, che favoriscono il rilascio di dopamina, quel neurotrasmettitore che ci permette di provare piacere, soddisfazione e che ci spinge a ricercare ciclicamente altro piacere e soddisfazione.
Uno studio britannico sostiene addirittura che un sorriso equivalga alla stimolazione cerebrale di duemila barrette di cioccolato. Niente male!
Quando inizi a sorridere, ti fai del bene!
Quando ci concentriamo su qualcosa, di solito, aggrottiamo fronte e sopracciglia, vero?
Ma hai notato che così facendo diventi più intelligente ed efficiente?
Pensa che sorridere inibisce i muscoli che tengono in tensione durante la giornata il nostro volto.
È molto comune l’idea che un sorriso distragga dal proprio compito o peggio, che possa essere frainteso.
Mentre sorridere porta quel rilassamento necessario al cervello per funzionare meglio!
Se ci pensi, quando riesci a pensare, decidere e comunicare meglio?
Quando sei molto teso o quando sei tranquillo?
Gestire lo stress grazie al sorriso
Secondo gli studi del ricercatore statunitense Carl Hart, sorridere favorisce anche il rilascio di serotonina, quel neurotrasmettitore che regola l’umore e che genera in noi la serenità necessaria per abbassare lo stress.
Inoltre quando sorridiamo, la serotonina rilasciata amplifica la nostra percezione della realtà, permettendoci di riconoscere le cose davvero importanti e prioritarie.
Il sorriso: uno strumento vincente!
Abbiamo visto che sorridere fa funzionare meglio il nostro cervello.
L’impatto più evidente di questo meccanismo meraviglioso lo avremo sicuramente nel nostro modo di comunicare.
Se qualcuno ti comunica qualcosa con un sorriso, piuttosto che con il broncio, avrà una reazione migliore da parte tua, non credi?
Chi ha il volto in tensione, infatti, ci trasmetterà che c’è qualcosa che non va.
Dunque possiamo affermare che il sorriso è un chiaro segnale di leadership e sicurezza.
Da dove cominciare se sorridere non è così facile?
Per molte persone sorridere in modo volontario non è facile, semplicemente non sono abituate a farlo.
In questo caso possiamo partire da meccanismi involontari come i feedback facciali che derivano dai nostri neuroni specchio, scoperti dal professor Rizzolatti dell’Università di Parma.
Come funzionano in pratica?
I neuroni specchio si attivano senza la nostra volontà, quindi se vediamo una persona che sorride sarà facile sorridere a nostra volta.
Un esempio fantastico di come funzionano i neuroni specchio è il caso dello sbadiglio. Quando qualcuno vicino a te sbadiglia… è impossibile resistere!
Ecco, lo stesso meccanismo vale per il sorriso.
Osservare, cercare, frequentare persone positive e che sorridono dipende da noi.
Abbiamo migliaia di opportunità di trovare sorrisi in luoghi come quello di lavoro, nei social network, in associazioni di volontariato… e se in nessuno di questi posti trovi una persona da imitare, comincia tu!
Preferisci essere vittima o ispiratore dello stato d’animo altrui?
Buona scelta. <3